Negli ultimi decenni dell’Ottocento emerge un nuovo movimento: la Società Teosofica.

Testa di Iside o Regina Tolemaica – Roma

Nata a New York con una forte impronta femminile, propone di divulgare la “sua” verità studiata dalla  fondatrice Helena Blavatsky, Madame Blavatsky: tutte le religioni derivano da un’unica entità. Questa verità tenuta nascosta per secoli è concessa ad un ristretto nucleo di iniziati e, a seconda del momento storico, fa emergere una parte di verità che può essere recepita dal popolo, in modo semplice, fino ad arrivare nelle mani di colei che la rende accessibile all’umanità.

La Teosofia

Il movimento è fondato da una Donna (esoterista) che si definisce iniziata di Iside e seguendo le indicazioni della “Dea”, prende di tutte le religioni un po’, ne costruisce prima un testo e poi un movimento che decreta: ogni religione si rapporta con la cabbala, l’esoterismo, includendo il giudaismo, i maomettani, l’induismo e il buddismo, creando un mix dove unica eccezione saranno i cristiani che sconfessano le religioni con la venuta di Gesù Cristo.

Rudolf Steiner


Questo pensiero riporta l’uomo indietro di 400 anni e lo riposiziona al centro del suo universo.

Non ci addentriamo nel raccontare le controversie che ne verranno fuori, ma nel corso del tempo  l’auto-eletta sacerdotessa di Iside verrà scoperta, definita ciarlatana, denunciata e abbandonata anche da uno dei suoi pupilli, Rudolf Steiner, che lascia il movimento in conflitto con le impostazioni culturali di fondo alle quali contestava il libero arbitrio che, secondo Steiner, miravano a snaturare il Cristianesimo.

Bartolo Longo, il Redento   

Bartolo Longo

In questo tempo un Santo dei nostri giorni, Bartolo Longo, deciderà di abbandonare filosofie esoteriche e psicomagiche, definendole dannose per l’essere umano. Bartolo Longo, dal passato più che discutibile, dopo la redenzione, l’incontro con Dio, con Maria, la preghiera del Rosario e San Michele costruirà una basilica dedicata alla Madre di Dio.

Il Santuario della Madonna di Pompei e lo pone sotto la protezione di San Michele fissando come date di festa l’8 maggio, a memoria dell’apparizione nel Gargano e l’8 ottobre come festività dedicata alla Madonna del Rosario.

Antico Santino della Vergine di Pompei