All’inizio del 2022 il “Comitato Promotore San Michele Cammino di Cammini ETS” ha completato l’iter di iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e contemporaneamente è diventato membro (col ruolo della Vice Presidenza) del Réseau Européen des Sites et des Chemins de Saint-Michel che raccoglie siti micaelici francesi spagnoli e italiani con cui sta realizzando il percorso da Mont- St-Michel  in Normandia a Monte Sant’Angelo sul Gargano in via di riconoscimento come Cultural Routes of the Council of Europe. 

Il Comitato Promotore ha lo scopo primario di promuovere e realizzare il Cammino di San Michele come integrazione di vari itinerari già esistenti, o individuati, sia sul territorio Nazionale che Internazionale e di valorizzare altre vie Micaeliche locali e di promuoverne la conoscenza e l’utilizzo. A tal fine raccoglie associazioni e volontari sul territorio insieme a Regioni, Comuni e Province, Pro loco e strutture di accoglienza lungo il percorso principale e le possibili varianti, tra il Moncenisio e Monte Sant’Angelo sul Gargano passando per Castel Sant’Angelo in Roma e in altri importanti siti micaelici. 

Il Comitato ha intrapreso, sull’itinerario principale di 1532 km, il lungo viaggio a piedi, accompagnando quello che per noi è stato Il Primo Pellegrino sul Cammino di San Michele: Matteo Gamerro, affetto da sclerosi multipla, malattia che gli ha immobilizzato il corpo, ma che non è riuscita a sconfiggere il suo spirito.


Il viaggio iniziato dalla Val di Susa passando da Roma fino al Gargano, attraversando tutta l’Italia quella che da secoli viene chiamata Linea Sacra Micaelica e che adesso diventa un vero e proprio Cammino di San Michele.

Nel suo zaino trova posto purtroppo, assieme a determinazione e tanto coraggio, anche la sclerosi multipla, la malattia che gli sta progressivamente devastando il corpo ma che non è riuscita a sconfiggere il suo spirito.
È certo possibile, interpretando il progetto di questo viaggio, lasciarsi avvolgere dalla metafora, una metafora che profuma di amicizia, di speranza e di coraggio.

Una metafora che può ottenere l’adesione morale di noi tutti dove la speranza di uno diventa quella di tutti.

Se Matteo lo può fare allora lo possiamo fare anche noi.
“SI PUO’ FARE”