Nel corso del tempo diverso sarà il modo di raffigurare San Michele ma i suoi simbolismi non muteranno mai, né nella storia né nella storia dell’arte, grazie ai quali impareremo a riconoscere la figura dell’Arcangelo che a seconda delle epoche vestirà diversi “abiti”. 

Lo ritroviamo con la Spada Sguainata in lotta contro Satana, con la Lancia nella mano destra con cui tiene a bada il Male. Lo abbiamo identificato come Guerriero nelle vesti di Combattente, con lo Scudo come Difensore,  in quanto Capo degli Eserciti del Signore.

Michele diverrà Guaritore e Guida delle anime al cielo nelle vesti di Psicopompo. Lo riconosciamo con la Bilancia è pesatore delle anime e protettore delle stesse prima dell’incontro con Dio. 

Lo ritroviamo sulle guglie dei campanili poiché è il Guardiano delle Chiesa, con il Globo Crucigero nella mano sinistra a custodia dell’umanità o, con lo Scettro in rappresentanza della Giustizia Divina e Guida delle Schiere Celesti.

Ed infine come Maria, mantiene il Piede sul Drago senza mai ucciderlo ma “tenendo a bada le forze che possono danneggiare la creatura umana (cit Talmud Abraham Cohen).

Spesso ritroveremo Maria e Michele insieme, uniti nella stessa lotta.