LAZIO
Distanza 379 km
Salita
6.229 m
Discesa
5.407 m
Apice
1.031 m
Valle
9 m
Sentiero: 198 km – Strada secondaria: 60,8 km – Marciapiede: 4,79 km – Strada: 110 km – Strada statale: 7,74 km
Il Cammino di San Michele nel Lazio: un viaggio affascinante
Sorgenti della Nova sul confine tra Lazio e Toscana si può raggiungere Farneseattraverso la Foresta del Lamone per visitare il borgo medievale il Castello e la tela di Orazio Gentileschi raffigurante San Michele e il diavolo nella parrocchiale del SS Salvatore.
Altrimenti si può scendere lungo il Sentiero dei Briganti che attraversa la Foresta immersi nella pace e nella natura incontaminata per raggiungere i resti della città di Castro, edificata nel 1500 da un Papa e distrutta 100 anni dopo da un altro Papa per questioni di successioni ed eredi.
Per sentieri resi famosi dai briganti di fine 800 (Tiburzi tra tutti) si passa da Canino e poi, sempre tenendo la traccia dell‘Antica Via Clodia, si raggiunge Tuscania con le sue vestigia etrusche la Necropoli di San Giusto e il Museo Archeologico Nazionale.
Dopo Tuscania si arriva a Rocca Respampani e poi per un sentiero lontano da strade frequentate lungo il confine di un poligono di tiro dell’esercito si arriva alla interessantissima e sconosciuta Necropoli di Norchia con le tombe scavate in un canyon con delle terrazze da cui i morti salutavano il passaggio dei vivi sulla Via Clodia
Poi si arriva al borgo rupestre di Blera circondato da 3 sorprendenti necropoli scolpite nella roccia e se ne esce, solo a piedi, passando il romano Ponte del Diavolo per raggiungere un altro borgo magnifico: Barbarano Romano. Da qui si può scegliere se andare a Sutri dove è possibile vedere un bellissimo affresco che rappresenta la prima apparizione di San Michele in forma di toro bianco sul Gargano o proseguire sulla Clodia per Vejano e Oriolo Romano fino a Bracciano.
Da Bracciano (o da Sutri) si raggiunge Formello dove nella chiesa di San Michele è da poco stato ripulito un grande affresco che come quello di Sutri raffigura la teofania del Gargano e un altro grande affresco che narra l’intervento di San Michele per fermare la peste a Roma che dette modo poi di porre sopra Castel Sant’Angelo la statua dell’Arcangelo che ripone la spada nel fodero.
Ma ormai siamo vicini a Roma dove entriamo per la bella Ciclovia del Tevere che andiamo a prendere all’altezza di Saxa Rubra per percorrerla fino a Ponte Milvio e poi ancora sulla banchina del fiume fino a Castel Sant’Angelo.
Da Roma a Palestrina e poi attraverso la Ciociaria fino al Molise :
Davanti a Castel Sant’Angelo attraversato il ponte e si prende via del Pellegrino, Campo dei Fiori, Portico di Ottavia, Campidoglio, Colosseo, Porta Maggiore e poi direzione Via Prenestina fino a Palestrina che vale una sosta ed una visita. Si entra poi in Ciociaria: Fiuggi, Alatri, Veroli , la Certosa di Casamari, Isola Liri, l’Abbazia di San Domenico vicino a Sora, il lago di Posta Fibreno, Alvito, Atina; tutti luoghi con una tradizione di pellegrinaggio alla Grotta del Gargano.