San Michele in perenne lotta contro il male nel tempo viene associato a preghiere di guarigione.

Anonimo

Il suo aiuto è invocato e ricercato ogni volta che un fedele teme l’attacco del

maligno. E’ sempre affiancato a Maria durante le preghiere di liberazione e la sua protezione verso i sacerdoti, operatori dell’anima, è tracciabile sin dai primi millenni. Michael è’ l’Angelo che protegge le case, sgomina le opere di magia nera e i sortilegi.

Gli Esseni sono i primi a pregare chiedendo aiuto agli angeli Michele, Gabriele, Raffaele. In Egitto, uno dei primi  sarà San Ciro asceta, eremita e medico guaritore. Imponendo le mani pregava e “liberava dal male” con l’aiuto dell’Arcangelo. In Italia, il primo sarà San Benedetto, devoto di San Michele, seguiranno San Francesco, Papa Leone XIII che compone una preghiera di protezione ancor oggi utilizzata e San Pio da Pietrelcina.

“San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del demonio, sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, Principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen”. (Papa Leone XIII, Preghiera a San Michele, 1884)

La sua figura nel corso del tempo assume un ruolo diverso: da guaritore dell’Anima diverrà scudo contro il maligno, ieri come oggi.

Singolare è il suo intervento su Roma. Siamo nel ‘300, nella chiesa di Santa Passera, una santa mai esistita che racchiude in sé Santa Prassede e San Ciro il guaritore e il popolo le è molto devoto. Nel 1326, Giovanni XXII emette una bolla papale che condanna gli eretici, quali fabbricanti di specchi, immagini, anelli, ampolle o qualsiasi altra cosa possa attirare magicamente entità maligne; l’unica protezione che un fedele puoi utilizzare è la segnatura,  marcando ogni oggetto con il segno della croce e pregando San Michele, che uccide il drago. Nel 1300 il drago, il serpente antico talvolta era la Donna.

La chiesa fa punire quindi fattucchiere, erboriste e medico donna con l’impiccagione e il rogo.

Nello stesso periodo anche Dante si scaglia contro quelle Donne:

Vedi le tristi che lascian l’ago, la spuola, il fuso e fecersi’ndivine, fecer malie con erbe e con imago  (Inferno, 20 VV 121.122) 

San Michele in quella chiesa avrà un bel da fare. Uomini e Donne verranno portati davanti alla sua immagine e dopo diverse preghiere, atti di pentimento, molti e molte, riusciranno ad essere “liberi” dalle attività del maligno.

San Michele Arcangelo e il demone

Difensore della lotta contro il male

Ma quando San Michele assume il ruolo di difensore della lotta contro il Male? Torniamo ad un momento cruciale per la storia dell’umanità: Lucifero e Adamo. Michele chiede a Lucifero di adorare Adamo, essendo creato ad immagine e somiglianza di Dio. Lucifero rifiuta. Michele chiede nuovamente a Lucifero di accettare Adamo ma Lucifero non ha intenzione di adorare ed accettare chi è inferiore a Lui. Dichiara che non solo non considera Adamo degno non di essere adorato ma che egli stesso prenderà il posto di Dio.

Da lì scaturisce la lotta che ben conosciamo. Durante la battaglia Lucifero si aggrappa alle ali di Michele prima della sua caduta cercando di portarlo con sé e quasi riesce nel suo intento “se vado giù  Io Te verrai con Me”, ma Dio interverrà e salverà Michele e da quel momento sarà il Capo degli Eserciti del Signore e difensore del Suo Popolo contro il Male

Oggi la sua figura è ancora utilizzata come intercessore per le guarigioni e i luoghi di devozione, a Lui dedicati, mantengono il pellegrinaggio salvifico del corpo e dell’anima.