Un incredibile, impossibile, folle posto, che ancora induce devoti a fare “stazioni”’ ad ogni gradino, a strisciare in antri bui ad altitudini impensabili, e a baciare “pietre di panico” che si gettano a 700 piedi d’altezza sull’Atlantico’.

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Santuario di Skellig Michael

Il premio Nobel per la letteratura Bernard Shaw descriveva così nel 1910 il santuario di Skellig Michael. In effetti, il piccolo monastero fatto di pietra in cima al monte che domina l’isola, da la sensazione d’infinito quando si getta lo sguardo tutt’intorno, ad immaginare il cielo stellato nelle notti d’estate, si doveva assaporare la vicinanza di Dio. La leggenda vuole che l’Arcangelo sia apparso su quest’isola a San Patrizio per aiutarlo a liberare l’Irlanda dal demonio. Per questo l’isola è priva di serpenti, la causa è l’era glaciale, ma a noi piace la storia di Patrizio che libera l’Irlanda dai rettili, simbolo del male. Dopo l’apparizione, Patrizio favorì la combinazione di molti elementi cristiani e pagani, con lui nacque la corrente del Cristianesimo celtico per conservare le radici e le tradizioni storiche del popolo irlandese, introdusse infine il simbolo della croce solare sulla croce latina, dando origine alla croce celtica che divenne il simbolo della nuova corrente cristiana.

Linea Micaelica: dall’Irlanda all’Inghilterra

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Saint Michael’s Mount

Dopo l’Irlanda la Linea Micaelica tocca l’Inghilterra con l’isoletta di Saint Michael’s Mount in  Cornovaglia.

La contea inglese della Cornovaglia è una delle sei nazioni celtiche, la lingua locale è imparentata con il gallese ed ancor di più con il bretone. Prima di arrivare al monastero si incontra la splendida cittadina di Penzance, che in lingua cornica (idioma celtico parlato nel Regno Unito) è Pennsans ossia ‘’Santo Promontorio’’, tutto torna, il segno di Michele viene ancora una volta manifestato. Infatti, davanti alla città che si affaccia sul mare, si erge maestoso St. Michael’s Mount come a liberarsi magicamente dall’acqua. L’Arcangelo appare in questo luogo ad un gruppo di pescatori nel 495 d.c. chiedendo loro di innalzare una chiesa in onore del Salvatore e suo.

Franca: Mont Saint-Michel au péril de la Mer in Normandia

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Mont Saint-Michel

In principio era ‘’Mons Sancti Michaeli in periculo mari’’ letteralmente Monte san Michele al pericolo del mare. In questo luogo l’Arcangelo apparve nel 708 d.c. ad Auberto vescovo di Avranches, luogo anch’esso abitato dalla popolazione celtica degli Avrinbury. Il vescovo si recava spesso a pregare sul monte Tomba, la cima dell’isolotto, e qui un giorno, addormentandosi durante la preghiera, ricevette per tre volte l’ordine dall’Arcangelo di erigere una chiesa sulla cima del monte. Il vescovo ignorò per due volte la richiesta finché Michele non gli bruciò il cranio, provocandogli un foro con un tocco del suo dito, lasciandolo tuttavia in vita. Il cranio di sant’Uberto con il foro è conservato nella basilica di Saint Gervais, Cattedrale di Avranches.

San Michele in Val di Susa

La Sacra di San Michele: tutto quello che c'è da sapere per organizzare la  tua visita • Visit Val di Susa

Sacra di San Michele in Val di Susa

Mille km più a sud est, lungo la Linea, si trova la Sacra di San Michele in Val di Susa. Siamo sul monte Pirchiriano, uno sperone roccioso a 962 m slm in Val di Susa. La leggenda narra che a Giovanni, un vescovo del ravennate in eremitaggio in quella zona, sia apparso Michele che lo sollecitava a erigere una chiesa in suo onore. Giovanni decise di edificarla in legno, ma il materiale gli veniva sistematicamente rubato fino a quando l’Arcangelo apparso di nuovo gli indicò la cima del monte Pirchiriano, dove avrebbe trovato la legna rubata per edificare finalmente la chiesa. Questo monastero si trova esattamente a 1000 km in linea d’aria da Mont Saint Michel e a mille km da Monte Sant’Angelo sul Gargano, questo percorso veniva fatto dai pellegrini ed è conosciuto come la via Michelita tracciato da un colpo di spada dell’Arcangelo durante la lotta contro il demonio, che creò un’invisibile fenditura che collega le tre basiliche.

Monte Sant’Angelo sul Gargano

MONTE SANT'ANGELO - Gargano Ok

Grotta Monte Sant’Angelo sul Gargano,

Altri 1000 km e siamo a Monte Sant’Angelo sul Gargano, il Santuario costruito sulla Grotta dove San Michele è apparso per la prima volta.

Questo santuario divenne il luogo più importante per la diffusione del culto dell’Arcangelo Michele in Italia e in Europa e rappresentò il modello ideale per tutti i santuari angelici successivi, che furono eretti ‘’Ad Istar’’ (simile a ) di quello garganico. Siamo intorno al 490 d.c. l’Arcangelo Michele apparve più volte al vescovo di Siponto Lorenzo Maiorano nei pressi di una grotta nelle montagne, ordinando che la grotta fosse dedicata al culto cristiano. Il santuario è stato al centro di molti interessi nel corso dei secoli e ci racconta la storia delle dominazioni succedutesi nel sud della penisola italica: dall’Impero Romano-Barbarico e Bizantino ai Longobardi poi, passata la parentesi Araba, ai Normanni, quindi agli Angioini francesi e poi agli  Aragonesi e agli Spagnoli che lo consegnarono agli Asburgo per poi darlo ai Borboni fino al 1861 quando l’Italia appena nata ne prese possesso. Sono passati in molti, Duchi e Duchesse, Re e Regine, Imperatori e Papi, ma Michael è ancora lì ad accogliere qualunque pellegrino voglia rendergli omaggio sulla via della redenzione.

Via Michelita nell’Isola di Symi in Grecia

San Michele, i sogni e il rito dell'incubazione

Monastero di San Michele, Panormitis 

La linea Micaelica continua passando per Symi, isola greca davanti all’Anatolia, dove il Monastero di San Michele è sorto sulle vestigia del tempio di Apollo.

Stupenda, incantevole isola, ognuno vorrebbe ritirarsi a vivere in questo angolo di paradiso. Il santuario si trova a Panormitis dal lato opposto al centro abitato e, secondo la tradizione, tutto ebbe inizio quando una pia donna (Mariò di Protinoiù ) trovò un’immagine di San Michele Arcangelo nella zona e vi costruì una chiesa.  La particolarità di questo luogo sono gli oggetti devozionali che vengono lasciati in mare dai devoti nel mondo e che poi arrivano miracolosamente nella baia del monastero. San Paolo, nella lettera ai Colossesi, condannò l’eresia del culto degli angeli nella regione della Frigia in Turchia, ed anche Symi ne fu influenzata. Ecco perché ad oggi troviamo sull’isola nove santuari in onore di Michele che corrispondono ad altrettanti ordini angelici.

Via di San Michele in Israele

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Monastero di Stella Maris

Infine la lunga Linea giunge al Monte Carmelo sopra Haifa, in Israele. In questo luogo, legato al profeta Elia e venerato dalle tre religioni del Libro, sorge il Monastero di Stella Maris fondato dai Bizantini come santuario dedicato a San Michele.

Questo monastero sorge sulle alture del Monte Carmelo, nella zona alta della città di Haifa, in Alta Galilea. Non a caso il nome del monte significa “Monte della Vigna di Dio” ed è sacro tanto agli ebrei quanto ai cristiani e ai musulmani. Se le pietre del Carmelo potessero parlare racconterebbero storie di miracoli, battaglie vittoriose e sconfitte disastrose, dai faraoni egiziani, passando per i Templari fino a Napoleone.

In questo luogo il profeta Elia sfidò i profeti della divinità fenicia Baal, la quale rappresenta non a caso una delle molteplici raffigurazioni del demonio, da Lucifero a Satana, da Belzebù a Moloch, Asmodeo, Pazuzu, Lilith, Belfagor, Astaroth ecc. Se si prolunga la linea dal Santuario del Carmelo si giunge nella valle dell’Armageddon dove – secondo una interpretazione dell’Apocalisse di San Giovanni -,  si terrà lo scontro finale tra le forze del Bene guidate dall’Arcangelo Michele  e quelle del Male che per l’ultima volta saranno sconfitte e regnerà la Pace.