La Terz’ultima discendente della coppia reale longobarda, Desiderio e Ansa, nasce a Brescia nel 740 dc. Il suo nome la rappresenterà per tutta la vita: Adelperga, nome di origine germanica che deriva da: Athala – di nobili origini e berga-custode. Sarà proprio lei la custode delle tradizioni e delle tradizioni religiose longobarde a seguito della disfatta del padre, Re Desiderio e della caduta del regno nelle mani di Carlo Magno.


Cresce tra Sirmione, Brescia e Pavia e tutte queste città le lasciano un bagaglio culturale che la renderà abile su diversi aspetti regalandole anche una estrema sensibilità di lettrice e di talent scout, sara’ Lei a spingere il suo precettore Paolo Diacono al genere storiografico dopo aver letto una composizione per Lei creata e dedicata alle sette età del mondo.

Paolo diacono - miniatura le sette età del mondo

Passa la fanciullezza tra il primo monastero fondato dalla mamma a Sirmione, dove impara a contemplare la natura amandone tutti i suoi aspetti e, a San Salvatore in Brescia, ambiente decisamente vivo, rigido ed importante dal punto vista religioso e culturale.

 

La vita a Brescia nel monastero femminile non è semplice. Sua sorella Anselperga è piuttosto rigida e le ragazze hanno una vita scandita da momenti ben definiti come per gli ordini maschili. In San Salvatore tutte le figlie di Ansa, per volontà materna, ricevono una educazione religiosa crescendo con la figura di un importante protettore, San Michele, il Loro Protettore e, Protettore della Carità Cristiana, quella carità rispettosa delle leggi di Dio e della natura che tutte le ragazze impareranno a conoscere.

San Michele mosaico Ortodosso

Nel 757 Desiderio sale al trono e tutta la famiglia, tranne Anselperga, ormai Badessa di San Salvatore, muove verso la corte di Pavia e presso la corte incontrano il futuro monaco Paolo Diacono, scrittore, poeta, storico e registra dell’Historia Langobardorum, testo ancora oggi importante sulla genealogia, la storia di questo grande popolo e la devozione per l’Arcangelo.

 

Adelperga dimostra sin da subito una spiccata curiosità verso materie umanistiche  portando Desiderio a pensare che tanto talento non debba essere sprecato. L’affida  quindi al monaco che diverrà suo precettore portandola verso lo studio della filosofia, della storia, del latino e del greco ma soprattutto della religione ed è qui che approfondirà la figura di San Michele che ritroverà in modo importante a Benevento ma prima, San Michele sarà testimone del suo fidanzamento e benedirà la sua futura unione.

 

Adelperga si reca in pellegrinaggio annuale con la Madre Ansa al Santuario di Michele e, nell’antro sacro, nota un uomo in ginocchio davanti all’altare, in silenziosa preghiera. Conosce così il suo futuro marito Arechi II che Desiderio ha preso sotto la sua protezione e reso Duca nel 758. Nel 760 i ragazzi convolano a nozze e si trasferiscono presso il ducato di Benevento

 

Desiderio ed Ansa come donano alla figlia tutte le chiese che avevano fatto costruire nel territorio ed una grande quantità di volumi arricchendo la biblioteca beneventana dato il grande livello di cultura che aveva la città.

 

Città che rispetta sin da subito la nuova Duchessa e l’accoglie nella comunità molto felice di poter avere un nuovo membro da inserire nella classe intellettuale Sannita. Mentre Diacono, che la segue a Benevento, continua a formare la giovane con Virgilio e Cicerone annota le gesta e le varie opere di urbanistica del duca e della consorte messe in atto nella città.

 

Ma a Benevento avvenne uno sviluppo molto singolare legato all’Arcangelo, che da l’ultima sferzata ai culti pagani facendo tabula rasa, facciamo un passo indietro. 

Apollo Uccide il Pitone – Illustrazione cinquecentesca. Miti diversi ritraggono Pitone, il nemico ctonio di Apollo, di volta in volta o come un maschio o una femmina
San Michele Arcangelo - Cristoforo Faffeo - Chiesa Sant’ Angelo a Segno

Il Santuario di Monte Sant’Angelo e Siponto entrano a far parte della Diocesi di Benevento. La grotta garganica diventa Santuario Nazionale dei Longobardi. Presso la città vengono edificate chiese e cappelle e, la storia ne registra ben quattro fuori le mura di cui due esistenti e due storicamente note. 

 

Le attuali Sant’Angelo a Sasso e Sant’Angelo a Piesco e le perdute Sant’Angelo a Ponticello e San Michele Arcangelo ad Olivola tutte e quattro edificate su alture come da tradizione garganica ma con una nota singolare. La fondazione e’ fuori le mura cittadine e sono poste presso i quattro punti cardinali come a voler proteggere la città, ma non saranno le sole.



Benevento Longobarda - Da Jewish University of Jerusalemme

Entro le mura troviamo traccia storica di sette chiese, presso le otto porte della città, volutamente edificate in quei punti, noti per essere vulnerabili e a rischio di attacco.La protezione del Celeste Guerriero era necessaria.

 

Ma la leggenda narra che sette delle undici chiese sono state edificate, o ampliate per volere di Anselperga ed Arechi II per la forte devozione all’Arcangelo e, delle altre sappiamo di donazioni da parte di Desiderio e Ansa, forse proprio quelle chiese ricevute in dono come regalo di nozze. 


Ma l’opera più grande della coppia, dalla lettura particolare, è il complesso Monastico di Santa Sofia in onore della Sophia Divina e della omonima basilica di Costantinopoli in cui la figura dell’Arcangelo era presente e assieme a Michele per la prima volta troviamo tutti e quattro gli Arcangeli a protezione dell’immagine di Maria Madre di Dio.I Duchi fondano il monastero femminile sottoposto all’Abbazia di Montecassino ed una piccola chiesa annessa dove Arechi si reca a pregare di notte.

In una Epistola che precedeva la sua “Historia romana”, Paolo Diacono dichiara che l’opera era dono di Arechi alla Moglie e ad oggi potremmo aggiungere anche a San Michele . 

 

Studi recenti di professionisti ed appassionati alla figura dell’Arcangelo hanno visto come l’edificazione della chiesa sia in perfetto allineamento all’asse Nord-Est e, più precisamente, che la porta di ingresso e l’altare “guardino” verso la grotta garganica come a voler creare un ponte spirituale al momento delle celebrazioni “invocando la presenza dell’Arcangelo”. Vedi biblio 

 

Ma Adelperga ancora non sa a cosa andranno incontro. Non cederà facilmente né il ducato poi principato, né il loro onore, né il popolo e né il loro Santo Protettore al giovane franco e cognato che, con il matrimonio, impara a conoscere bene la forte devozione e la forte protezione di San Michele verso questo popolo, rimanendo affascinato. 

 

Incoronazione Carlo Magno - San Michele Maggiore - Pavia

Nel 771 si trova costretta a lasciare Benevento e soccorre la sorella Desiderata o come la nomina il Manzoni, Ermengarda, moglie di Carlo, ripudiata dal nuovo Re che per la vergogna si rinchiude nel monastero di San Salvatore dalla sorella maggiore Anselperga. Farà spola tra Benevento e Brescia sostenendo la sorella e la famiglia.

 

Nella primavera del 774 vede crollare il padre, il fratello ed il regno durante l’invasione franca. Assiste alla scelta della Madre Ansa di consegnarsi spontaneamente al nuovo Re aspettandolo a corte con Desiderio ed Ermengarda mentre il fratello Adelchi verrà aiutato da lei ad imbarcarsi verso Costantinopoli. 

 

A novembre dello stesso anno il marito Arechi II si autoproclama principe di Benevento unico territorio ancora libero dall’invasione franca posto sotto la protezione dell’Arcangelo. Nella Chiesa di Santa Sofia  si fa ungere dal Vescovo quale: Princeps Langobardorum et Dux Samnitium e,  in quel periodo iniziano un opera di bonifica nella città di Salerno nel quale risiederanno fino alla morte di entrambi.

 

Adelperga si scontrera’ per tutta vita con Carlo Magno cercando più volte di riprendere il regno assieme al fratello Adelchi ed al figlio Grimoaldo. Resterà per sempre a Salerno dove si ritirerà in convento prima di assumere la reggenza del principato alla morte del marito e sarà proprio qui che farà capire bene a Carlo Magno che può aver espropriato il regno, distrutto la sua famiglia, danneggiato il suo popolo, ma non potrà mai toglierle la protezione dell’ Arcangelo.



Prima di proseguire la storia delle altre Devote di Michele riportiamo di seguito le parole dello storico Ferdinand Gregorovius  “…I primi quattro secoli dopo la caduta dell’Impero romano sono illuminati da due principesse germaniche, Amalasunta, figlia di Teodorico, e Adelperga. La mancanza di donne eccellenti di quell’epoca è un chiaro segno della barbarie di quell’età.

Affresco San Michele Arcangelo - Abbazia Benedettina - Sant'Angelo in Formis - Capua

Bibliografia: Adelperga – una Principessa longobarda a Salerno Figlia di Desiderio e di Ansa, ultimi sovrani della Longobardia-  Dorotea Memoli Apicella, Adelperga da Pavia alla corte di Arechi II Società Salernitana Storia Patria – Dorotea Memoli Apicella, le vie dell’arcangelo – Paola Giovetti, Studi sugli allineamenti terresti – Paolo Scalise, Micheal- Fra Bonaventura da Sorrento,Adelperga-Wikipedia.