Siamo a cinque anni dall’apparizione romana dell’Arcangelo e a quasi 100 anni dalla prima apparizione di San Michele sul Gargano, la sua fama si sta per consolidare nel popolo longobardo e Teodolinda avrà un grande ruolo, sara’ sua protetta e la Regina del Cristianesimo. 

Intorno al 595 fonda la cappella Palatina presso il palazzo reale, residenza estiva della corte, che fa consacrare come prima chiesa dedicata a San Giovanni Battista e ad oggi inglobata in una torre longobarda del VI secolo. Questa è la chiesa in cui battezzò i figli ed in cui trovano riposo al termine della loro vita, il Re nel 616, lei stessa nel 627 ed il figlio nel 628.

Poco dopo fonda la seconda chiesa che dedica a San Michele, chiesa sopravvissuta sino al secolo scorso e demolita nel 1922 per la costruzione di Via Carducci.

Ogni città longobarda doveva avere un tempio dedicato a Michele e Monza non doveva essere da meno. Così prima del 628 sorse la chiesa consacrata all’Arcangelo, il più importante della città tanto da essere ritenuta adatta per l’incoronazione di alcuni imperatori tra cui Teodolinda stessa nel suo periodo di reggenza, prima che la tradizione optasse per San Michele di Pavia. 

La chiesa era arricchita sin dal 1300 da due affreschi ad oggi visibili e posti nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e presso il Museo di Monza. In particolare presso il Museo è visibile l’affresco noto come Messa di San Michele, dove persistono letture diverse da parte degli esperti. La più nota e’ identificata come una messa di ringraziamento officiata da due diaconi dove il Santo presenzia. Poco distante troviamo la corte ed in prima battuta una donna identificata con Teodolinda segno della protezione dell’Arcangelo.

Torre Longobarda del VI secolo tra il vecchio Abside e la sacrestia dell' ex chiesa dedicata a San Giovanni Battista.

L’affresco e’ anche interpretato come “messa aurea” (messa del mercoledì nel Tempo d’Avvento) ed anche quale celebrazione della consacrazione del Santuario garganico di San Michele.

Il 29 settembre 2004 il comune di Monza  “riporta San Michele a casa” con una statua dedicata all’Arcangelo ma in veste completamente diversa. Michele ha nella sua mano uno scettro con il giglio in onore dell’antico affresco e non la classica lancia da guerriero. Le vesti di dignitario bizantino si contrappongono all’immagine nota in questo territorio del Santo guerriero longobardo, creando non poche polemiche .

Messa di San Michele - Museo di Monza
Statua dell'Arcangelo posta dal comune di Monza a memoria della chiesa - Monza piazza Carducci-