Tutto ebbe inizio sul Gargano anzi con Gargano arciere provetto, proprietario di terre e  mandrie, che insegue per tre giorni un grande toro bianco per quelle lande selvagge.

La caccia finì davanti ad una grotta in cima ad un monte. Due frecce mancarono il bersaglio, ma la terza tornò indietro e colpì ad un occhio (altre leggende, più miti, dicono al piede) il povero Gargano.

Quel Toro Bianco l’aveva deviata. Gargano andò dal Vescovo di Siponto, San Lorenzo Majorano che, impressionato, volle tre giorni di digiuno ed alla notte del terzo giorno sogno`l’Arcangelo che gli disse ” Hai fatto bene a chiedere a Dio ciò che era nascosto agli uomini.

Ho colpito l’uomo affinché fosse chiaro che tutto ciò che avviene qui e’ per mia volontà. Io sono l’Arcangelo Michele e sono sempre alla presenza di Dio” e gli chiede di salire al monte e praticare il divin culto, ma il vescovo si rifiuta, essendo quello un luogo di culto pagano. Nelle notti successive un nuovo sogno lo convince  a salire al monte.

Con la precisazione che la grotta non aveva bisogno di essere consacrata avendola già consacrata l’Arcangelo.

E quello fu il primo pellegrinaggio ripetuto poi per secoli da miriadi di fedeli. Era il 492 DC di lì a poco l’Arcangelo Guerriero, che con la grande spada sguainata protegge gli uomini dal Male, i pellegrini dalle insidie del maligno ed i transumanti dai pericoli per le greggi, diventa il simbolo della conversione dei Longobardi appena arrivati in Italia. L’Arcangelo Michele sostituisce Odino mantenendo lo spirito guerriero.